Bali
Bali, l’Isola degli dèi, con il suo variegato paesaggio di colline e montagne, coste frastagliate e spiagge sabbiose, terreni di origine vulcanica che fanno da contorno a una cultura unica, colorata e ricca di spiritualità, è un vero paradiso terrestre. Conosciuta in tutto il mondo per le possibilità di fare surf e immersioni, con divrse attrazioni culturali e archeologiche e svariate possibilità di alloggio, Bali è una delle mete turistiche più importanti a livello mondiale e ha qualcosa da offrire a tutti i viaggiatori, dagli escursionisti in sacco a pelo al turista più ricco. IndiceRegioni
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Da sapereBali è una delle oltre 17,000 isole nell’arcipelago dell’Indonesia e si trova a soli 2 km dall’estremità orientale dell’isola di Giava e a ovest di Lombok. L’isola ha circa 4 milioni di abitanti, misura 144 chilometri da est a ovest e 80 chilometri da nord a sud. Il termine "paradiso" è molto usato a Bali e non senza motivo. La combinazione di un popolo amichevole e ospitale, una straordinaria cultura infusa di spiritualità e le spettacolari spiagge meta di surfisti e appassionati di immersioni subacquee hanno reso Bali la più importante meta turistica dell’Indonesia, senza rivali. L’80% di chi viene in Indonesia visita solo ed esclusivamente Bali. La fama però ha anche un altro lato: come molti posti della parte meridionale dell’isola, la un tempo paradisiaca Kuta è degenerata in un concentrato di cemento, bagarini e truffatori che si guadagnano da vivere cercando di spennare i turisti. L’isola ha avuto una non voluta notorietà anche per gli attentati terroristici del 2002 e 2005, ma è comunque riuscita a mantenere la propria magia. È una destinazione che ha qualcosa da offrire a tutti e anche se ha un volume di visite davvero enorme resta tranquilla e pacifica. Se volete fare un’esperienza più tradizionale e vicina ai costumi locali evitate la costa meridionale. Tenete presente che Bali è visitata soprattutto tra agosto e settembre e nel periodo di Natale-Capodanno. Gli australiani la visitano durante le vacanze scolastiche all’inizio di aprile, alla fine di giugno e alla fine di settembre, mentre i turisti che vengono dalle altre parti dell’Indonesia la visitano durante i periodi delle feste nazionali. Al di fuori di questi picchi stagionali Bali è sorprendentemente tranquilla e si possono trovare buoni affari per quanto riguarda gli alloggi. StoriaI primi abitanti arrivarono a Bali intorno all’anno 100 a.C, ma la cultura locale ha le sue origini in quella della vicina Giava, con alcune influenze del passato animista balinese. Il controllo dell’IMpero giavanese di Majapahit sull’isola divenne totale nel XIV secolo, quando Gajah Mada, primo ministro del re di Giava, sconfisse il re di Bali a Bedulu. L’influenza del controllo imperiale sulla cultura locale si fece sentire nell’architettura, nella danza, nella pittura, scultura e nel teatro di marionette “wayang”, tutti aspetti ancora oggi evidenti. I pochi che non adottarono la cultura giavanese sono chiamati Bali Aga ("original Balinese") e vivono ancora nei villaggi isolati di Tenganan vicino Candidasa e Trunyan nella remota sponda orientale del Lago Batur a Kintamani. Con la crescita dell’Islam nell’arcipelago indonesiano, l’impero Majapahit cadde e Bali divenne indipendente all’inizio del sedicesimo secolo. L’aristocrazia giavanese trovò rifugio a Bali portando con sé un influsso ancora più forte di arte, letteratura e religione. Divisa tra diversi rajas che combattevano per respingere gli invasori dell’allora islamica Giava a ovest, e nel tentativo di conquistare Lombok a est, la parte settentrionale di Bali venne alla fine conquistata dai coloni Olandesi dopo sanguinose guerre tra il 1846 e il 1849. La Bali meridionale non venne conquistata fino al 1906, mentre la regione orientale si arrese solo nel 1908. Sia nel 1906 che nel 1908, molti Balinesi scelsero la morte alla disgrazia e combatterono in massa fino alla fine, spesso affrontando direttamente i cannoni e la linea di fuoco degli Olandesi. Questo modo suicida di combattere è conosciuto come puputan. La vittoria fu dolceamara perché le immagini del puputan macchiarono pesantemente gli Olandesi nella comunità internazionale. Forse, nel tentativo di rimediare, gli Olandesi non fecero entrare Bali in quel sistema di coltivazioni presente a Giava, ma cercarono di promuovere la cultura locale attraverso una politica di "Balinizzazione di Bali". Bali divenne parte della Repubblica di Indonesia nel 1945. Nel 1965, dopo un fallito colpo di stato sospettato di essere promosso dal Partito Comunista, violenze promosse dallo stato, anti-comuniste, scoppiarono in tutta l’Indonesia. Si dice che a Bali i fiumi divennero rossi per il sangue delle persone uccise perché sospettate di essere comuniste. Il totale delle vittime è attoron alle 80000 persone, circa il 5% della popolazione di Bali dell’epoca. La storia moderna di Bali è iniziata negli anni Settanta, quando intrepidi hippy e surfisti scoprirono le sue spiagge e le onde e il “turismo” divenne presto una delle principali fonti di guadagno. Nonostante lo shock per gli attentati del 2002 e 2005, la magia dell’isola continua ad attirare folle di persone e la cultura di Bali resta sempre spettacolare. Geografiabali e' chiamata l'ombelico del mondo Climafa caldo tutto l' anno. il periodo migliore va dalla meta' di maggio a meta' ottobre: il clima e' caldo ascitto . durante il resto dell'anno e' piu' umido e si possono incontrare piogge tropicali. CulturaA differenza delle altre isole dell’Indonesia musulmana, Bali è un è una sacca di religione e cultura Hindu. Ogni aspetto della vita dei balinesi è permeato dalla religione, ma il più visibile è senz’altro quello delle offerte (canang sari, o sesajen) che si può trovare nelle case, sul posto di lavoro, nei ristoranti, nei negozi di souvenir o al check-in dell’aeroporto. Questi vassoi di foglie sono preparati ogni giorno e contengono diversi doni come fiori, riso, biscotti, sale e addirittura sigarette e caffè! Sono preparati con bastoncini d’incenso e spruzzati con l’acqua benedetta on meno di tre volte al giorno, prima di ogni pasto. Non preoccupatevi se ne calpestate uno perché sono piazzati per terra per questo preciso scopo e vengono spazzati via comunque. (fate solo attenzione a non calpestarli di proposito perché, come credono i balinesi, vi porterà sfortuna!) L’induismo di Bali si è separato dalla corrente principale oltre 500 anni fa ed è abbastanza diverso da quello dell’India. La divinità principale è Sanghyang Widi Wasa (Acintya), il "dio-del-tutto-in-uno" del quale altri dèi come Vishnu (Wisnu) e Shiva (Civa) sono semplici manifestazioni, e invece di essere mostrato direttamente viene rappresentato come un trono vuoto avvolto nel poleng il caratteristico motivo a scacchi bianchi e neri e protetto dall’ombrello cerimoniale tedung. An empty throne of Sanghyang Widi Wasa, with poleng cloth and tedung umbrella, Ubud I balinesi sono maestri scultori, i templi e i giardini sono adornati con statue di divinità come Dewi Sri, la dea del riso e della fertilità, o di guardiani e demoni protettori come Rakasa, armato con una mazza. Oggigiorno però, interi villaggi come Batubulan hanno colto il potenziale del turismo e scolpiscono qualsiasi cosa, dai buddha a coppie attorcigliate in posizioni assurde per il mercato estero. La danza e la musica sono altre importanti attrazioni per i visitatori. Cme nella vicina Giava le orchestre gamelane i teatrini wayang kulit dominano. Le danze tradizionali sono di grande impatto visivo e intense, le più famose sono:
Festivals
Si stimano oltre 20000 templi (pura) sull’isola, ciascuno dei quali organizza delle ricorrenze (odalan) almeno due volte all’anno. Con molti altri giorni in cui si offrono buoni auspici si può dire che ci sono sempre delle ricorrenze. Le feste più grandi dell’isola sono determinate da due calendari locali. Il calendario wuku o Pawukon di 210 giorni è del tutto fuori sincrono rispetto al calendario occidentale, e per questo si sposta di parecchio nel corso dell’anno. Invece il calendario lunare saka (caka) segue abbastanza l’anno occidentale.
Tutte le feste nazionali dell’ Indonesia si tengono anche a Bali, anche se il Ramadan è un evento molto più piccolo rispetto al resto del paese che è islamico. Da leggereGrazie alla sua cultura unica, Bali inevitabilmente è diventata soggetto di grande attenzione da parte di molti antropologi. A un livello molto più informale sono stati scritti molti libri da visitatori e artisti in particolare, molti dei quali hanno poi fatto di Bali la propria casa. Quella che segue è una piccola lista di libri la cui lettura può essere molto utile a chi si appresta a visitare l’isola.
ClimaRisaie, Ubud La temperatura durante il giorno è piacevole e va dai 20 ai 33⁰ C tutto l’anno. Da dicembre a marzo il monsone occidentale può portare piogge abbondanti e alta umidità, ma le giornate sono spesso soleggiate con le piogge che in genere iniziano nel tardo pomeriggio o a sera e durano poco. Da giugno a settembre l’umidità è bassa e alla sera la temperatura può essere anche un po’ fredda. In questo periodo dell’anno nelle zone basse costiere le piogge sono quasi del tutto assenti. Anche quando piove in quasi tutto il territorio di Bali potete godervi il sole e giornate secche nella penisola di Bukit che riceve molta meno pioggia di ogni altra parte dell’isola. Dall’altra parte, nella zona centrale e sulle montagne di Bali non siate sorpresi di trovare nuvole e piogge in qualsiasi periodo dell’anno. A quote più alte come per esempio a Bedugul o Kintamani, può esserci un po’ di freddo e per questo fareste meglio ad avere con voi una felpa o una giacca per quando tramonta il sole. Fuso orarioBali è 7 ore in avanti rispetto all’Italia. ElettricitàL’elettricità è fornita a 220V 50Hz. Prese standard europeo CEE-7/7 "Schukostecker" o "Schuko" o la compatibile CEE-7/16 "Europlug". Lingue parlateA Bali l'inglese è parlato praticamente da tutti, ed è frequente che qualcuno si avventuri a parlare anche l'italiano. La lingua ufficiale è comunque l'indonesiano e il balinese. Esistono poi molti dialetti locali parlati dalle varie comunità all'interno dell'isola. Come arrivareIn aereoLa maggior parte dei turisti arriva al Ngurah Rai International Airport (Template:IATA) [1], conosciuto anche come Denpasar International Airport. Nonostante il nome l’aeroporto si trova in realtà a Tuban tra Kuta e Jimbaran, a circa 30 minuti da Denpasar. Ngurah Rai è il terzo aeroporto più trafficato dell’Indonesia (dopo Jakarta e Surabaya) ed è ben collegato all’Australia, South-East Asia, e al resto dell’Indonesia. Voli domesticiCi sono diverse linee ‘’’low cost’’’' - low cost or budget carriers. Non è facile coglierle perché alcune compagnie possono utilizzarne i veicoli ma non identificarsi come tali. Wings Air è una low cost di Lion Air, Citilink di Garuda Airlines. Alcune sono linee regionali, REG o feeder.
Voli internazionaliCi sono diverse compagnie internazionali che utilizzano questo aeroporto, alcune delle quali low cost low cost or budget carriers
Procedure agli arrivi internazionaliTutti i passaporti devono avere una validità di almeno 6 mesi dall’entrata in Indonesia e avere almeno 2 pagine vuote per i timbri. Ci sono tre modi per entrare in Indonesia:
Per altri dettagli sui visti guardate Indonesia Chi arriva a Bali in aereo da una località esterna all’Indonesia passerà la dogana e il controllo immigrazione all’aeroporto Ngurah Rai International Airport e potrà richiedere il visto all’arrivo. Dal gennaio 2010 l’unico visto all’arrivo disponibile costa US$25.00 per 30 giorni. Questo può poi essere prolungato negli uffici dell’immigrazione solo una volta per altri 30 giorni. Si richiede l’esatto costo in dollari, anche se possono essere accettate altre valute come le rupie. Le carte di credito sono accettate a Bali (ma non contate sul fatto che funzionino). In seguito al passaggio del visto si procede al ritiro bagagli che vengono poi passati in dogana per controlli anche con i raggi X. Visti d’ingresso turistici possono essere rilasciato anche dalle ambasciate indonesiane prima dell’arrivo. Controllate presso l’ambasciata del vostro paese prima della partenza. Cittadini con passaporti di Brunei, Cile, Ecuador, Hong Kong SAR (Special Administrative Region), Macau SAR (Special Administrative Region), Malaysia, Marocco, Perù, Filippine, Singapore, Thailandia, Vietnam possono ottenere il visto con esenzione e possono restare per 30 giorni in Indonesia. Questo tipo di visto non può essere esteso o cambiato con altri. [42] AeroportoL’aeroporto non sarà niente di speciale ma è funzionale e ha il solito complemento di ristoranti carissimi, duty-free e altri servizi. Si trovano bancomat che accettano carte Cirrus e Plus per i prelievi e si trovano nelle aree arrivi e partenze assieme ai banchi di cambiavalute inclusi alcuni gestiti da banche indonesiane come BNI, BCA e Mandir. I protocolli di sicurezza per bagagli e passeggeri sono simili agli altri grandi aeroporti della regione. Ci sono limiti al trasporto di merci particolari, come i liquidi, simili a quelle in vigore in Europa e negli Stati Uniti d'America. Aspettatevi comunque una perquisizione del bagaglio a mano. Al momento della partenza si passa attraverso tre diversi controlli di sicurezza, a volte uno supplementare al gate d’imbarco, quindi siate pazienti. Fate attenzione ai fattorini che cercheranno di prendervi i bagagli nelle zone immediatamente adiacenti all’area di recupero dei bagagli. Questi potranno sembrare ufficiali aeroportuali e possono anche avere una targhetta col nome. Se non volete usufruire di questo servizio basta un semplice, ma deciso ed educato “no”. Se invece accettate allora verrà chiesta una tariffa di circa 5000 rupie. Molti fattorini chiederanno soldi solo per aver preso la vostra valigia anche se avete detto di no. Molti non pagano affatto per questo e ignorano del tutto ogni altra richiesta che viene fatta da queste persone o qualsiasi altra offerta che possono fare. In partenza da Bali, siete soggetti alla tassa di partenza dall’aeroporto che può essere pagata solo in contanti e in rupie indonesiane, quindi preparate i soldi in anticipo. La tassa è di Rp 150,000 per le partenze internazionali e Rp 40,000 per quelle interne. I bambini sotto i 2 anni di età sono esentati (tranne per il Visa On Arrival). Partire da Bali per destinazioni oltreoceano può voler dire essere vittime di inganni. La corruzione è diffusa (questo è l’aeroporto più corrotto d’Indonesia) e all’immigrazione, alla dogana e gli stessi ufficiali aeroportuali praticano diverse truffe per spillare ai passeggeri in partenza tutti gli ultimi soldi in contanti che possono avere. La più diffusa è quella di di dire che i souvenir hanno bisogno di una licenza di esportazione (potete scegliere se compilare i moduli, ma ce ne sono talmente tanti che perderete il volo per finire tutto, oppure dare qualche centinaio di rupie e i la licenza sarà miracolosamente a posto). Non è richiesta nessuna licenza se non per oggetti antichi. Potrebbero anche dirvi che ci sono sovrattasse da pagare. Altre truffe riguardano togliere i prodotti alcolici o pagare una tassa di partenza individuale (si paga a un banco e viene messa una ricevuta sulla carta d’imbarco), il rifiuto di farsi avvolgere il bagaglio già controllato (significa che dovrete pagare per farvi avvolgere il bagaglio nel nastro di sicurezza), mentre, in entrata, potranno chiedervi soldi come cauzione per ogni oggetto caro in modo che non venga venduto ( e ovviamente non c’è modo per farsi restituire questa cauzione).
Un nuovo terminal internazionale è in costruzione al DPS e dovrebbe entrare in attività nel 2013. Quando sarà aperto le attuali strutture per le operazioni internazionali saranno trasformate per le operazioni interne. Si prevede che queste innovazioni renderanno l’aeroporto di Bali un luogo molto più piacevole per i viaggiatori. La vicina isola di Lombok ha anch’essa un nuovo aeroporto internazionale e nel prossimo futuro è probabile che possa essere d’aiuto a bilanciare il traffico in arrivo riducendo alcune delle operazioni in arrivo a Bali. Il nuovo aeroporto di Lombok è anche una vicina sicura alternativa di atterraggio per grandi aerei in caso di emergenza. Arrivare dall’aeroporto
Per quanto riguarda i trasporti dall’aeroporto, Ngurah Rai non è poi così male, ma è lontano dall’essere perfetto. Alcuni hotel organizzano trasporti gratuiti dall’aeroporto ma ci sono anche moltissimi taxi. Andate alla biglietteria, subito a destra dopo l’uscita, comprate un biglietto a tariffa fissa e vi verrà assegnato un autista. La biglietteria comunque chiude dopo l’ultimo arrivo e riapre alle 8 del mattino, quindi chiunque volesse un taxi dall’aeroporto durante questa fascia oraria farebbe bene a cercare un’alternativa magari tra quelle descritte in seguito. Se state viaggiando con un budget limitato potete fermare un Blue Bird Taxi fuori dall’uscita dell’aeroporto (3-5 minuti a piedi da entrambi i terminal). I Blue Bird Taxi sono sicuri e affidabili e le loro tariffe a tassametro sono anche più economiche di quelle prepagate degli altri taxi. A seconda di quanti bagagli abbiate e quanto sia ingombrante, potreste valutare se valga la pena risparmiare qualche dollaro per lo sforzo. Un viaggio fino a Kuta, per esempio, costa in genere dalle 20,000 alle 30,000 Rp. Se fate lo sforzo di camminare fuori dall’aeroporto potete anche cercare di fermare un bemo (i minivan locali). La maggior parte dei bemo qui è diretta a Kuta (la strada per Kuta va a sinistra guardando da fuori l’uscita dell’aeroporto), ma non fate affidamento e preparatevi a un viaggio torrido e affollato che non dovrebbe costare più di poche migliaia di rupie a persona (chiedete prima all’autista). In autobusCi sono bus diretti per Bali da tutte le principali città di Giava e Lombok collegati ai traghetti per attraversare il mare. Sono economici e comodi, ma lenti.
I traghetti da Ketapang sull’isola di Giava a Gilimanuk nell’ovest di Bali ogni 15 min, 24 ore al giorno tutti i giorni. Sono molto economici e l’attraversamento dura solo 30 minuti (più, a volte, un certo tempo per le operazioni di carico e scarico). Diversi motoscafi e catamarani sono in funzione nel porto di Benoa Harbour vicino Kuta (2 ore) e Padangbai (80 min) dalle Gili Islands di Lombok. Sono convenienti per certi viaggiatori ma sono comunque più cari rispetto all’equivalente trasporto aereo. I tempi di viaggio sono soggetti alle condizioni meteo e possono essere più lunghi di quanto indicato. Fate attenzione a quando scegliete un operatore per attraversare il mare e raggiungere Lombok. Alcuni in queste tratte usano mezzi inadeguati, con equipaggio e personale di scarso livello come l’equipaggiamento di sicurezza. Attraversare lo Stretto di Lombok con una barca veloce può voler dire fare i conti con cattivo tempo e guasti ai mezzi. Salire a bordo di uno scafo sovraffollato o partire con condizioni di tempo avverse può voler dire finire in guai seri. Al momento non ci sono operatori che offrono scafi adatti al trasporto via acqua con ogni condizione meteo. Piuttosto si servono di scafi leggeri in fibra di vetro o alluminio alimentati da motori fuoribordo a benzina. Ci sono però diversi operatori che stanno cercando di migliorare la propria flotta con mezzi più adeguati. Ci sono anche traghetti da Lembar, Lombok, a Padang Bai e il viaggio dura dalle 3 alle 4 ore. Il servizio ha standard di sicurezza notevoli, così come i mezzi (belli o brutti a seconda della prospettiva personale). I ritardi sono normali e sono dovuti alle procedure di imbarco e sbarco, mentre possono essere cancellati o ritardati a causa di condizioni meteo avverse. Meglio e più prudente evitare l’attraversamento in mare durante la stagione dei monsoni, quando le condizioni del mare possono essere difficili con conseguenze sulla comodità e rendere il viaggio pericoloso. Altri dettagli negli articoli su Gili Islands e Lombok. A volte le navi da crociera si fermano per lasciare che i passeggeri possano fare un giro o dedicarsi allo shopping. Alcune si fermano al largo e trasportano i passeggeri con dei tender. Navi di più piccole dimensioni possono attraccare al porto di Benoa, non lontano da Denpasar, Kuta e Sanur. La zona del porto è industriale, con poche attrazioni e nessun bancomat, ma ci sono moltissimi taxi pronti a portarvi alle destinazioni più vicine per pochi soldi. Come spostarsiDa vedereItinerarisicuramente il tempio di tanah lot al tramonto..besakih e il paesino di Ubud con la strada che si interseca tra jungla e coltivazioni a terrazza di riso...
Folclore e manifestazioniCibiBevandeSicurezza personaleUscirebeeh c'e l imbarazzo della scelta!! per i giovanla zona di puppies lane frequenatisima dai surfisti autraliani tra kuta e legian...ritrovi chic :ristorante kory e macaroni a kuta ...i tramonti spettacolari della spiaggia di jumbaram...hard rock cafe per i piu' classici...pub e disco all aperto sparse
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